La professione del collaboratore scolastico tutt’oggi categorizzata nel personale ATA, non è altro che la vecchia figura professionale conosciuta fin da sempre come “bidello“. Ma oltre al nome, cos’è cambiato?
In realtà le mansioni, lo stipendio e la modalità di inserimento nonostante possa variare di poco, in fin dei conti non cambia poi così tanto rispetto ai tempi passati. Analizziamo quindi un passo per volta.
Le mansioni del collaboratore domestico
I compiti del collaboratore domestico avranno la finalità di rassicurare il corretto svolgimento delle attività didattiche, il lavoro si suddivide in:
- Pulizia dell’istituto scolastico comprensivo di aule e bagni;
- Accogliere e assistere chiunque sia all’ingresso della scuola e monitorare gli alunni durante il momento di ricreazione, in assenza degli insegnanti;
- Sorvegliare le aree scolastiche affinché non entrino estranei;
- Prestare assistenza agli alunni disabili, qualora ce ne fosse bisogno;
- Trasportare il materiale didattico da una stanza all’altra o presso gli uffici dell’istituto;
- Svolgere commissioni esterne all’edificio scolastico, qualora venga richiesto dal direttore o dalla segreteria;
- Sostituire i colleghi laddove quest’ultimi siano assenti;
Requisiti per diventare collaboratore scolastico del personale ATA
In molti si domandano cosa fare per diventare collaboratore scolastico del personale ATA, ma soprattutto quali siano i requisiti per farne domanda. Partendo dal titolo di studio:
- Diploma di qualifica triennale;
- Diploma di scuola magistrale;
- Diploma di maestro d’arte;
- Attestati o diplomi di qualifica professionale purché riconosciuti o erogati dalle Regioni (la cui durata dovrà essere almeno triennale).
Quest’ultimi sono gli unici documenti e attestati di studio ammessi per diventare bidello in qualsiasi scuola sia di ordine che grado.
Nonostante la laurea possa valere come “contenuto aggiunto”, non è indispensabile per entrare come collaboratore domestico. Chiaramente il titolo di scuola media non è sufficiente per entrare in graduatoria.
Stipendi e graduatorie: come funzionano?
I bandi vengono emessi e regolamentati ogni tre anni dal MIUR, nonché Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. La graduatoria garantisce la chiamata per un posto di lavoro a tempo indeterminato o semplicemente per sostituire un collega in malattia, maternità e coprire il posto.
Dal momento in cui le graduatorie del personale ATA sono piuttosto ampie, ci sono delle soluzioni per scalarne più velocemente. Ad esempio la prima potrebbe essere quella di prendere un punteggio più elevato acquisendo la certificazione informatica che garantisce massimo 0,30 punti aggiuntivi.
Per quanto riguarda lo stipendio del collaboratore domestico, quest’ultimo varia in base all’anzianità del lavoro. Si parte da una base annua pari a €14.900, ovvero €1.241,99 al mese fino ad una retribuzione massima di €1.618,58 dopo aver compiuto i 35 anni di servizio.
Spesso i bidelli del personale ATA svolgono un servizio pari a 36 ore a settimana suddiviso in 6 ore. Quest’ultime potranno essere mattutine o pomeridiane (dipende dalla tipologia di istituzione scolastica.