La messa a disposizione è conosciuta anche con l’acronimo MAD. In breve è una istanza o meglio definirla “candidatura spontanea” che un aspirante docente può inviare in una o più scuole appartenenti all’Italia. Ma quali requisiti occorrono?
Per far sì che la domanda venga accolta senza alcun tipo di problema, la normativa del Bel Paese non obbliga gli aspiranti insegnanti ad essere in possesso di particolari requisiti, a patto che vi sia almeno il diploma. Vediamo quali sono però, le ulteriori caratteristiche da possedere.
Come fare domanda MAD per insegnamento o supplenza
Per inviare la propria candidatura spontanea in relazione alla messa a disposizione, le Legge italiana non richiede l’obbligo di possedere una laurea, ma un titolo di studio come il diploma potrà essere sufficiente.
Tale normativa vige sia nel caso in cui il futuro docente richieda un insegnamento provvisorio, sia per una supplenza. Ma quali sono le figure che gli istituti italiani accolgono per la MAD?
- Supplenza la cui figura professionale è “docente”.
- Assistente di laboratorio o tecnico scolastico.
- Assistente per svolgere attività amministrative.
- Collaboratore ATA o meglio conosciuto come scolastico.
Messa a disposizione: quali vantaggi ci sono?
L’istanza consente di acquisire numerosi vantaggi sia sotto l’aspetto economico che per quello lavorativo. La MAD generalmente viene inviata affinché ci fosse la possibilità di instaurare un primo contatto con le istituzioni scolastiche e cominciare la propria gavetta da insegnante o docente.
Nel caso in cui dovesse arrivare la prima chiamata per una supplenza o insegnamento, non significa che si acquisisce il “ruolo“, ma si potrà comunque avere l’opportunità di iniziare un lavoro presso una scuola italiana, ancor prima di aver conseguito la laurea.
Altresì non è da sottovalutare la possibilità di accumulare punteggio per riuscire a guadagnarsi un posto in più in graduatoria per tutti i successivi bandi scolastici.
MAD per personale ATA
Nonostante (come scritto precedentemente) non vi sia alcuna legge che imponga la laurea o altri titoli per inviare la MAD (salvo previa comunicazione scritta), si raccomanda soprattutto per chi vuol lavorare come personale ATA, di conseguire:
- Certificazioni a livello informatico
- Corsi di formazione continua o perfezionamento
La raccomandazione qui proposta è svolta all’acquisizione di maggiori possibilità per esser chiamati da una scuola italiana, solo dopo aver inviato la messa a disposizione con i propri requisiti.